I linguaggi dei gruppi
⇨ I linguaggi settoriali

testo - pag.1

Cenepentola

Alla festa del Gran Marnier c'erano tutti i sanguinacci blu: la marchesa Pilaff, il Conte Von Wurstel, la Duchessa di Gorgonzola e persino Henest d'Hamburger!
Cenepentola piangeva, per lei quella notte era un vero supplì.
La sua matriglia e le sue due scodellastre l'avevano chiusa in cucina e lasciata a marinare.
Cenepentola era bella: aveva gli occhi alla romana, i cappelletti dorati tutti bigoli, le orecchiette delicate, le scaloppine erette, le uova sode, gli spiedini piccoli piccoli. Un vero bocconcino.
Le sue scodellastre invece erano due ossibuchi. Avevano il nasello stufato, i dentici affumicati, trippa e pancetta in abbondanza, calamari sotto gli occhi, i capelli strapazzati con le doppie punte di asparagi, due gran gamberoni e i vestiti sempre maltagliati. Erano anche piene di crostate in testa. Usavano le lenticchie per vedere meglio, avevano la lingua in salmì e soprattutto quando erano sole facevano dei gran branzini.
La matrigna era una donna da far gulasch, ma più che altro aveva il cuore di carciofo. (...)

Da "Eroi a tavola" Prima e incompleta panoramica di psicologia gastronomica, aneddoti culinari ed errori nelle ordinazioni delle portate, a cura del cliente medio, anzi sotto la media, e del ristoratore un po' scoppiato di Davide Dalfiume

(prof. Pisani)


lessico - pag.1

Il lessico utilizzato nel testo è quello culinario. Attraverso giochi di parole, prese in prestito dal linguaggio gastronimico, si punta a creare un effetto volutamente comico.

Sono presenti forestierismi come gli anglicismi wustel, hamburgher, gulash (piatto tipico della cucina ungherese) e in particolare  francesismi supplì, salmì per sfruttare l'effetto di ricercatezza e raffinatezza di cui la Francia rimane il simbolo.

(prof. Pisani)


guida - pag.1

Si presenta il testo di Davide Dalfiume, autore e attore comico, per riflettere in primo luogo sulla varietà dei linguaggi settoriali, in particolare su quello gastronomico, e in un secondo momento sulla verve comica suscitata dall'utilizzo di termini specialistici in un determinato contesto.

(prof. Pisani)


teoria - pag.1

I linguaggi settoriali o linguaggi specialistici o anche sottocodici linguistici sono le varietà della lingua di cui si servono gli specialisti di una determinata disciplina o attività professionale quando affrontano argomenti di loro competenza.

Sono linguaggi che permettono di:

  1. indicare oggetti in modo preciso e univoco
  2. esprimere concetti in modo chiaro e non ambiguo
  3. essere rapidi nella comunicazione

 

CARATTERISTICHE

 

  • impiego di un lessico specifico per indicare con chiarezza concetti, oggetti relativi al proprio campo di indagine.  (Es.: in cucina utilizzo di termini stranieri per indicare concetti per i quali non esiste un corrispondente nella lingua italiana: goulasch, soufflé, bignè, creme brulè...; in medicina, impiego di prefissi, suffissi nonchè prefissoidi e suffissoidi di origine greca e latina: elettrocardiogramma, odontoiatria...
  • attribuzione di significati nuovi, più specifici, alle parole della lingua comune
    (Es.: la parola intreccio che nella lingua comune indica "la disposizione dei fili di ordito e di trama in un tessuto" è passata nel linguaggio della narratologia a indicare "l'insieme delle sequenze narrative nell'ordine in cui le ha disposte l'autore"
  • utilizzo delle medesime strutture grammaticali della lingua comune con riduzione dell'uso dei verbi per sostituirli con nomi. Esempio:
 Lingua comune
 Linguaggio giornalistico
Nonostante la Chiesa Cattolica inviti a fare più figli, in Italia le coppie feconde sono in discesa
 Nonostante l'invito della Chiesa Cattolica a fare più figli, la riduzione della fecondità è, in Italia, un fenomeno in ascesa

 

(prof. Pisani)


teoria - pag.2

TIPOLOGIE

 

  1. I linguaggi dei settori propriamente scientifici e tecnici come quelli della medicina, della fisica, della chimica, della botanica, della zoologia, della geologia, dell'astronomia, della matematica.... Caratterizzati da un alto grado di formalizzazione linguistica, un uso oggettivo-denotativo della lingua, un lessico specifico.
  2. I linguaggi settoriali misti che sfruttano linguaggi di più discipline settoriali specifiche. Linguaggi molto usati come quello giornalistico, politico, sportivo pubblicitario. Caratterizzati da un lessico costruito sulla confluenza di elementi diversi provenienti da linguaggi settoriali di altre discipline, impiego di termini ed espressioni che nel passaggio dalla lingua comune ad un linguaggio settoriale specifico si desemantizzano, cioè perdono il loro significato originario e acquistano un significato tecnico convenzionale.
  3. I linguaggi settoriali riferiti ai mestieri, come i linguaggi parlati in passato da persone che esercitavano le stesse professioni o i linguaggi impiegati oggi dagli operatori turistici addetti ai servizi commerciali. Caratterizzati da un'origine gergale.

(prof. Pisani)


esercizi - pag.1

Esercizio n. 1 (Analisi linguistica)

Analizza i seguenti testi e indica le parole e le espressioni che ti sembrano più specialistiche. A quale linguaggio settoriale appartiene ciascun testo, scegliendo tra quelli nel riquadro?

Psicologia
Diritto
Narratologia
Medicina
Geometria

1. Parole o costrutti che allontanandosi dall'uso linguistico normale, usano espressioni che rendono più  vivace, più efficace e più personale il discorso: esse sono dette retoriche perché sono state codificate nell'ambito dell'arte retorica, cioè delle tecniche volte a insegnare a parlare e a scrivere in modo convincente.

2. Lo Stato è l'organizzazione di un gruppo sociale (il popolo) che si stabilisce in un territorio e si pone l'obiettivo di realizzare fini collettivi, cioè gli interessi della società, attraverso l'esercizio di un potere sovrano.

3. Il termine che in tedesco significa "forma" designa una scuola psicologica sorta in Germania intorno al 1910, secondo cui i fenomeni psichici (in particolare la percezione visiva) devono essere compresi come interpretazioni unitarie e strutturate dei dati sensoriali.

4. L'ellisse il luogo geometrico dei punti del piano le cui distanze da due punti fissi detti "fuochi" danno una somma costante che si chiama "asse maggiore".

5. L'ipotalamo una ghiandola ovoidale, posta alla base del cervello e in stretto contatto con alcune strutture
nervose centrali sottocorticali.

(prof. Pisani)


esercizi - pag.2

Esercizio n. 2 (Competenza semantica)

In ciascuno dei seguenti gruppi di termini specialistici ci sono degli intrusi, cioè termini estranei al sottocodice cui appartengono gli altri. Individuali e cancellali.

  1. informatica: drive, data base, hardware, programma, scanner, vista
  2. religione: zoomorfismo, teologia, animismo, tecnica, moschea, pagoda
  3. musica: pentagramma, chiave, tac, diapason, croma, basso, semibreve
  4. geometria: apotema, vertice, ellisse, rombo, semiretta, eclissi, bisettrice
  5. medicina: terapia, omeopatia, elettrocardiogramma, infiorescenza, streptococco

(prof. Pisani)

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